Cheratocono

Che cos'è?

E’ una malattia oculare che colpisce la Cornea portando al suo sfiancamento centrale sino alla perforazione. Nella maggior parte dei casi si tratta di forme non progressive che, però, portano a dare una marcata riduzione visiva e colpisce entrambi gli occhi. Non è presente alla nascita, ma comincia a manifestarsi verso la pubertà e progredisce sino a quarant’anni circa.

La causa del cheratocono sono ancora oggi sconosciuta. Secondo studi di genetica, sarebbe causato dall’alterazione di uno o più geni, da cui deriverebbe uno squilibrio fra la produzione e l’eliminazione di componenti della cornea, con conseguente riduzione del suo spessore e con l’alterazione della sua capacità di resistenza.

Solo in corso di visita oculistica, lo specialista sarà in grado di sospettare la natura anomala dell’astigmatismo da cheratocono attraverso la valutazione dei diametri corneali.

Normalmente è sufficiente un controllo annuale, mentre per chi è affetto da cheratocono e usa lenti a contatto dovrebbe farsi controllare ogni 5-6 mesi, in quanto il cheratocono non ha un’evoluzione così rapida da far precipitare la situazione nell’arco di pochi mesi, ma sono sufficienti lievi peggioramenti per rendere la lente a contatto non più idonea.

Quando il cheratocono evolve e l’astigmatismo diventa irregolare, la correzione con lenti tradizionali non consente di raggiungere un visus sufficiente, ed è quindi il momento di passare a lenti a contatto semirigide o rigide.

Quando la lente a contatto non viene più tollerata e il recupero visivo può essere limitato da opacità e irregolarità della cornea, si possono verificare episodi di erosione della superficie e dell’apice dello sfiancamento, si ricorre alla cheratoplastica, ovvero al trapianto.

CHERATOPLASTICA:

E’ il trapianto con le maggiori percentuali di successo. Il rischio di rigetto è basso in quanto la cornea non è irrorata da vasi sanguigni ed il lembo trapiantato può sopravvivere per tutta la vita.

Il cheratocono:

– non colpisce il lembo corneale trapiantato

– non si espande in periferia.

Il recupero visivo dopo la cheratoplastica è molto rapido, anche se il risultato definitivo lo si ottiene solo una volta rimossa la sutura (che di solito avviene dopo 1 o 3 anni dopo l’intervento). Dopo un mese dalla rimozione della sutura il risultato può essere considerato definitivo e si sceglie quindi la correzione adeguata.

Per i difetti più lievi è sufficiente la correzione con l’occhiale, per quelli più elevati, si può provare ad applicare una lente a contatto. Se questa non fosse tollerata, si può pensare a una correzione chirurgica.